Uno studio condotto dal Dr. Gregory Berns, della Emory University di Atlanta, ha recentemente messo in evidenza che quando un cane sente l’odore del suo proprietario ha una reazione emotiva simile a quella di un essere umano che annusa il suo profumo preferito.
Quando annusiamo un profumo che ci piace o percepiamo l’odore della persona che amiamo, abbiamo una reazione emotiva immediata. Anche per il cane è così, ma con un apparato olfattivo estremamente sofisticato l’effetto è moltiplicato.
Lo studio del Dr. Berns e del suo gruppo è il primo nel suo genere e ha coinvolto 12 cani di diverse razze, dei quali sono state monitorate le attività cerebrali durante lo svolgimento di un compito molto semplice: annusare 5 diversi campioni di “particolari profumi”, provenienti da fonti non fisicamente presenti in quel momento.
Il primo campione, infatti, era un estratto dell’odore del soggetto stesso, il secondo di un cane sconosciuto, il terzo di un cane conosciuto, il quarto di una persona sconosciuta e il quinto di una persona di famiglia. Anche se ci si potrebbe aspettare che i cani siano particolarmente “sintonizzati” sull'odore di altri cani, lo studio ha dimostrato che le reazioni all’odore della persona di famiglia sono le più forti, seguono quelle all’odore del cane conosciuto.
Il fatto che i soggetti fonti di odore non fossero presenti e che le risposte cerebrali siano state innescate da qualcosa di lontano nello spazio e nel tempo, suggerisce che il cervello del cane utilizzi una modalità di rappresentazione mentale simile a quella dell’uomo. Inoltre, il cane non solo distingue un odore familiare da uno che non conosce, ma associa anche uno stato d’animo positivo ad esso.
Il gruppo di ricerca, infine, ha dimostrato che i cani addestrati (difesa, polizia, pet terapy) hanno una maggiore attività cerebrale rispetto agli altri cani, quando annusano il profumo di un familiare. I risultati dello studio del Dr. Berns sono stati pubblicati nella rivista scientifica Behavioural Processes.