Potrà sembrare strano ma è senza dubbio il comportamento più responsabile per il proprio cane e l’ecosistema che si attraversa: tenere il proprio cane al guinzaglio, anche nel bosco, previene infatti numerose criticità che potrebbero accadere. In primis il nostro amico a quattro zampe potrebbe allontanarsi eccessivamente e faticare a rispondere al richiamo, distratto da un ambiente diverso con tanti stimoli nuovi. Inoltre, specialmente nei boschi, è frequente incontrare selvaggina, caprioli e nei casi meno fortunati, cinghiali. Queste specie animali sono per i nostri cani delle prede che risvegliano il loro istinto verso la caccia. Sappiamo bene però che qualora il cane catturasse uno di questi animali ciò non accadrebbe per rispondere a una esigenza alimentare che lo porta a cacciare per sfamarsi, bensì in risposta a un impulso o per gioco. D’altra parte questo comprometterebbe invece l’equilibrio naturale del luogo e metterebbe a rischio il nostro cane in caso di animali aggressivi o di taglia ben superiore alla sua. Se desideri lasciare il guinzaglio è preferibile farlo solo in punti come prati aperti e liberi dove poter seguire a vista il proprio cane e lui possa fare altrettanto con te.
Se il tuo cane non è abituato a escursioni in natura di diverse ore e tratti impegnativi, approcciati gradualmente a questa nuova attività, scegliendo un percorso con kilometri e dislivello a cui il cane possa adeguarsi senza sforzo eccessivo. Dovrai inoltre avere un particolare occhio di riguardo se il tuo cane appartiene a razze con caratteristiche respiratorie peculiari, quali bulldog o carlini, per non procurare stress all’animale.
Come sappiamo i cani tendono a masticare e talvolta ingerire qualsiasi cosa. Il pericolo maggiore consiste nei funghi velenosi, e qualora mordesse uno di questi sarebbe necessario un intervento immediato di un medico veterinario, ma anche varietà commestibili potrebbero causare effetti indesiderati nel nostro amico, perciò consigliamo di evitare zone dichiaratamente da funghi e impedire per quanto possibile che il cane li mangi. Se nelle ore o giorni successivi alla camminata dovessi notare episodi quali diarrea o vomito suggeriamo di rivolgerti immediatamente al tuo veterinario di fiducia.
Potrebbe sembrare un consiglio scontato e invece non lo è: se si prospetta una lunga camminata è indispensabile avere sempre con sé acqua abbondante, anche se la giornata non è soleggiata. Può essere d’aiuto un semplice accorgimento che consiste nel ricordare di portare per il proprio cane almeno il doppio del quantitativo d’acqua che si prepara per sé, soprattutto se il percorso non prevede il passaggio vicino a torrenti o fontane di acqua potabile.
Questo consiglio è strettamente legato al primo: se il tuo cane è al guinzaglio non avrai problemi. In ogni caso presta particolare attenzione quando cammini vicino a zone con pascoli di animali d’allevamento, quali mucche o pecore, poiché una presenza estranea potrebbe causare caos nel pascolo e creare una situazione di pericolo imprevista. In questi casi ricorda non solo di tenere il cane al guinzaglio, ma anche di affiancarlo il più possibile al tuo corpo, rassicurandolo con carezze e tono calmo nel caso si agiti o sia spaventato.
Queste le principali informazioni da sapere prima di intraprendere meravigliose gite in natura con il tuo cane. Ora non ti resta che decidere la meta, partire e divertirvi!
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