Portare il cane al lavoro con te: tre cose da sapere

Settembre, mese di ritorni. A scuola, in palestra e anche al lavoro. Se in Inghilterra è stata istituita la “Giornata Mondiale del Cane in Ufficio” e non è raro vedere cani o piccoli animali nei negozi di chi lavora in proprio o nelle attività commerciali (ad esempio saloni di bellezza, Pet Shop o librerie), a oggi sono tante le richieste in ogni parte del mondo di rendere le aziende e gli uffici più pet friendly. 
Nel corso degli ultimi anni, le attività da remoto hanno infatti dimostrato che lavorare con accanto il proprio cane porta benessere e, ovviamente, migliora e rinforza la relazione tra umano e pet. Ma qual è la situazione in Italia? Si possono portare i cani al lavoro? Ci sono delle indicazioni da seguire? Proviamo a fare chiarezza attraverso questo articolo. 

1) Portare il cane al lavoro è possibile
In questo momento, in Italia, non esiste una normativa specifica che disciplini la presenza di animali nei luoghi di lavoro. Questo, però, non significa che un cane può essere portato tranquillamente in azienda. Infatti è vietato portare i propri pet in stabilimenti che prevedono lavorazioni particolari o rischiose e in strutture ospedaliere, a meno che non si tratti di luoghi adibiti alla pet therapy. Ed è altresì vietato portarlo se il regolamento aziendale non lo consente. In entrambi i casi, chi viola la regola è passabile di procedimento disciplinare.
Anche dove è possibile portare il cane occorre capire se va tenuto vicino alla scrivania (il più delle volte al guinzaglio) oppure se va lasciato in apposite “pet room”. In ogni caso, solitamente, anche quando accettati in azienda, i cani non sono ammessi nelle zone adibite ai pasti, nelle sale riunioni e nei bagni.
 

• Prima di tutto, è importante capire cosa ne pensano i tuoi colleghi! Il tuo cane, infatti, deve essere il benvenuto. Ad esempio: attenzione a chi è allergico al pelo animale o a quelli che hanno paura! 
• Poi è fondamentale che il tuo cane sia obbediente e risponda a semplici comandi come “seduto” e “fermo”. Molte aziende, infatti, non richiedono guinzaglio o museruola, ma che il proprietario sia in grado di controllare i movimenti del suo animale per evitare di disturbare i colleghi. 
• Se anche i colleghi decidono di portare il loro cane in ufficio, è bene verificare che i pet siano socievoli tra loro. 
• In generale, ricordati che il tuo luogo di lavoro è uno spazio nuovo per il tuo cane. Devi dunque considerare la sua sicurezza e fare una cernita degli oggetti che potrebbero rivelarsi pericolosi o troppo allettanti. Se il tuo pet sarà libero di girare, dovrai essere consapevole (e così le altre persone presenti) che potrebbe essere incuriosito da borse (del pranzo e non)!
• Ultime due cose, molto importanti: prevedi nella tua giornata lavorativa dei momenti di pausa per far fare una passeggiata al tuo cagnolino all’aperto (se possibile). Inoltre, tieni d’occhio gli eventuali segni di disagio. Se lo vedi ansimare eccessivamente, leccarsi le labbra o sbadigliare, tremare e rannicchiarsi potrebbe essere in difficoltà e sarà bene intervenire.