Dai primi racconti dell’esploratore Pietro della Valle, che a metà del ‘500 lo vide in Persia, a quelli dello scienziato Nicolas de Peiresc, che un secolo più tardi parlerà di “magnifici gatti dell’Azerbaijan chiamati angora”, fino ai giorni nostri, il gatto Persiano è da sempre uno degli animali domestici più amati e ricercati.
Questo felino, originario delle steppe dell'Asia centrale, è noto per il suo aspetto buffo e il pelo lungo e morbido, due caratteristiche che lo rendono particolarmente simpatico. Orecchie basse e larghe, muso schiacciato, folta coda affusolata: vedere un gatto Persiano zompettare tra una poltrona e uno sgabello o camminare con andatura regale tra le mura domestiche è una scena che strappa sempre un sorriso.
Il folto pelo, eredità genetica necessaria per sopravvivere al clima rigido delle terre d’origine del Persiano, gli conferisce un aspetto delicato ma non bisogna farsi ingannare perché questo gatto in realtà è molto resistente e atletico, nonostante a volte possa sembrare un po’ impacciato.
Il corpo nascosto sotto il folto mantello infatti è tozzo e corto, con grandi ossa e muscoli potenti, in particolare sul dorso e le spalle. Le grosse zampe, corte e ben salde, sono anch’esse ricoperte da un folto pelo. La testa, tonda e larga, con piccole orecchie arrotondate e molto distanti tra loro, profilo schiacciato e guance tonde e piene, gli danno un aspetto caricaturale che suscita grande simpatia e tenerezza.
Il gatto Persiano non ha un colore ben definito, lo si può trovare in tante sfumature tra il grigio e il marrone, con la sua caratteristica lunga, flessuosa e pelosissima coda ondeggiante. Il peso può variare tra i 3 e i 6 Kg per gli esemplari maschi e i 3 e i 4 Kg per le femmine.