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Gattini appena nati: come gestire la relazione con una cucciolata

Gattini appena nati: come gestire la relazione con una cucciolata
Delicatezza, attenzione e, soprattutto, rispetto di ruoli e tempi: sono queste le regole da seguire quando si dà il benvenuto a una cucciolata in casa. Scopriamo insieme come gestire i gattini appena nati fino allo svezzamento, ovviamente all’insegna dell’amore e del benessere.
Ogni nuova nascita rappresenta un momento delicato e meraviglioso al tempo stesso. E il mondo animale, decisamente, non fa eccezione.
Pur essendo la sterilizzazione il modo migliore per garantire ai nostri pet un benessere duraturo e per non sovraffollare gattili e colonie (in questo articolo ti spieghiamo approfonditamente perché), se hai scelto di lasciare intera la tua gatta allora potresti avere presto una cucciolata in casa. In questo caso, preparazione e consapevolezza sono d’obbligo! I primi mesi di vita sono, infatti, una fase che va vissuta all’insegna dell’armonia… e del rispetto. Per questo abbiamo individuato tre suggerimenti per garantire a mamma gatta e ai suoi cuccioli il massimo del benessere. Scopriamoli insieme.

1) Rispettare (sin da subito) il ruolo di mamma gatta
Partiamo con un “no” molto importante: nelle prime settimane è importante non interferire. Se mamma gatta ha appena partorito, occorre “lasciare in pace” lei e i suoi cuccioli il più possibile. In questa fase, infatti, è molto importante che la natura faccia il suo corso.
I gattini vengono al mondo incapaci di sentire e vedere, guidati solo dall’olfatto. Nelle primissime settimane tutto ciò che faranno sarà mangiare, dormire e farsi aiutare dalla mamma a fare i bisogni. Sarà dunque lei a prendersi cura dei suoi piccoli fornendo loro tutto il calore e il nutrimento di cui hanno bisogno.
E tu? Tu dovrai resistere alla tentazione di toccare i cuccioli, soprattutto fino a quando non inizieranno ad aprire gli occhi (all’incirca a 10 giorni). Dovrai essere presente ma in modo discreto, intervenendo solo in caso di necessità e preoccupandoti più che altro di garantire a mamma gatta un’alimentazione adatta al periodo (scegliendo, ad esempio, alimenti come Lifestage Kitten, ideale per gattini da 1 a 12 mesi e gatte in gravidanza e allattamento).
Allo stesso modo puoi occuparti di garantire una temperatura adeguata in casa o nel luogo scelto come loro riparo (non troppo fredda), un giaciglio il più possibile confortevole e tenere lontano i piccoletti dalle luci intense (soprattutto appena apriranno gli occhi) e dai rumori forti. I gattini, come i cuccioli di uomo, nei primi giorni di vita sono creature estremamente sensibili. Anche se ai loro bisogni provvederà mamma gatta, potrai comunque fare qualcosa per fare in modo che non abbiano disturbi dall’esterno.

2) Rispettare i tempi dello svezzamento
Nel corso delle settimane, i gattini inizieranno a reggersi sulle loro zampe o a provare a stare in piedi. Tuttavia, anche se li vedrai crescere e diventare più autonomi c’è una regola importante da rispettare: la fase di svezzamento (il processo di transizione dei gattini dal latte materno al cibo solido) deve svolgersi correttamente fino alla sua fine (che avviene, all’incirca, a 8/10 settimane).
I gattini trascorrono le prime settimane di vita nutrendosi esclusivamente del latte materno. Attraverso il primo latte, denominato colostro, la mamma trasmette loro immunoglobuline e anticorpi, che li aiutano ad acquisire l’immunità a molte malattie. Solo in seguito appariranno i primi denti e i gattini inizieranno a mangiare più cibo solido e meno latte (la madre, infatti, ne inizierà a produrre sempre meno).
Dunque, prima di poter intervenire tu, con alimenti secchi e umidi di qualità perfetti per assicurare ai piccoli benessere e salute ogni giorno, devi lasciare (anche in questo caso) che la natura faccia il suo corso. Questo influisce anche sui tempi di adozione qualora volessi donare alcuni dei piccoli: il mese suggerito per cederli, allontanandoli dunque da mamma gatta, è dal terzo in avanti e comunque mai prima dei 60 giorni di vita. Questo per garantire una sana crescita ed evitare a mamma gatta e ai gattini traumi emotivi e problemi fisici.

3) Rispettare il rapporto del cucciolo con mamma e fratelli
Non solo il latte materno contiene tutti i nutrienti per crescere un micio sano, ma anche la relazione tra cucciolo, mamma e fratelli o sorelle riveste un ruolo fondamentale nei primi tre mesi. È proprio grazie ai momenti di interazione con la mamma o il gioco con i fratelli che si pongono le basi per uno sviluppo comportamentale e psicologico corretto.
In primis è infatti la mamma, attraverso processi di apprendimento per imitazione, che insegna al gattino le regole basilari di comportamento, con i primi simili e, ovviamente, con la famiglia umana!
Non a caso è proprio in questa fase di vita che il gatto impara alcune abilità fondamentali per il suo futuro, tra cui:
  • Fare i bisogni nella lettiera.
  • Instaurare una corretta relazione con i propri simili, imparando le giuste modalità di interazione e il rispetto dei ruoli.
  • Limitare la propria aggressività e l’esuberanza, controllando il graffio e il morso.
  • Sviluppare l’autocontrollo e imparare a gestire i no.
Dunque, avere una cucciolata in casa rappresenta un momento magico ma anche delicato, che va gestito con responsabilità, rispetto e, ovviamente, tantissimo amore! Ne va del benessere di tutti!

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